L’opera eternamente incompiuta nel parco della Favorita a Palermo

18 anni addietro, il 28 novembre 2007, l’Assessorato al Territorio ed all’Ambiente della Regione Sicilia ed il Sindaco del Comune di Palermo ricevevano una petizione sottoscritta da 1143 cittadini, per il recupero della ex tenuta reale della Favorita, parte rilevante della “Riserva naturale orientata regionale di monte Pellegrino”, che con una estensione di circa 4 km² rappresenta il più grande giardino di Palermo, nonché il quarto più grande d’Italia.

La sollecitazione cittadina non sortiva nessun effetto sostanziale se non la solita cronaca sui pro e contro dell’iniziativa apparsa sulla stampa locale.

Lo scorso mese di maggio, a distanza di quasi 18 anni, il Comune di Palermo ha presentato un piano di fattibilità per la rigenerazione del Parco della Favorita, redatto da un pool di esperti nominati dal sindaco Roberto Lagalla e coordinato dal paesaggista Giuseppe Barbera.

E’ proprio il caso di dire meglio tardi che mai.

Sarebbero già disponibili dieci milioni di euro del Piano operativo del PN Metro Plus e Città Medie Sud 2021-2027 per la riqualificazione delle prime aeree, nella parte a più alta densità monumentale della Riserva. L’obiettivo è quello di trasformare il parco in multifunzionale, intrecciando natura, sport, cultura e storia.

L’iter procedurale di realizzazione degli interventi vede coinvolta per competenza anche la Regione Sicilia. Speriamo non si tratti dell’ennesimo proclama e che le opere, anche se tra qualche anno, vengano veramente realizzate.

I cittadini aspettano da decenni.